In Messico, a cavallo fra le lotte studentesche, il Woodstock messicano, le olimpiadi del 68 e la violenza istituzionale della guerra sporca. Per non dimenticare né perdonare i massacri di Tlatelolco del 68, dell'Halconazo del 71 e i desaparecidos di Ayotzinapa.
Pochi minuti dello spettacolo teatrale dello spettacolo "Pitbull" presentato dal laboratorio di Teatro dell’O.p.g. di Reggio Emilia il 26 Novembre 2014 ad xm24. Questa parte non è andata in onda in radio ma ritenedola complementare con la trasmissione la rendiamo comunque disponibile
Intervista con Michele ed Alessandro due degli internati all'opg di Reggio Emilia che hanno partecipato alla stesura e recitano lo spettacolo teatrale di nome Pitbull. Come nasce questo progetto teatrale all'interno dell'ospedale psichiatrico giudiziario? Il 30 Marzo 2015 dovrebbe essere la data in cui gli OPG vengono definitivamente chiusi, ma è probabile che avvenga una proroga perché le regioni hanno ancora adeguato le strutture per chi dovrebbe essere dimesso dagli Opg. Voi cosa ne pensate di questo processo che si è aperto ma che ancora non s'è chiuso? Qual'è la quotidianità che si vive in questi posti? Chi può definire il grado di pericolosità sociale e quindi chi può decidere quando un individuo deve entrare in un opg e quando può uscirne? Come è possibile che le autorità giudiziari, nonostante le vostre istanze libertarie, vi abbiano comunque concesso di uscire con questo spettacolo?
Presentazione del warmp di hackmeeting che verrà effettuato l'8 maggio a Casalecchio e discussione sull'archiviazione e sull'evoluzione dell'editoria indipendente e problema del costo elevato, della decadenza hardware e dell'obsolescenza programmata del software dei sistemi planetari delle biblioteche.
Introduzione sull'hackmeeting: come nasce, gli ambiti. Nascita dell'hackmeeting di Bologna. I warmup, gli eventi precedenti all'hackmeeting che creano dibattito sui temi nel perioro precenti. Carrellata sui contenuti dei warkmup.
Il ricavato della serata andrà in sostegno alle attività della Universidad de la Tierra de Oaxaca, Mexico.
Organizzano: Rete Ivan Illich, Associazione InterCulture, MeryXm.
Gustavo Esteva, 76 anni, è attivista sociale e “intellettuale deprofessionalizzato” messicano, cofondatore dell'Università della Terra di Oaxaca, diffusore del pensiero di Ivan Illich, consulente dell'EZLN nella stesura degli Accordi di San Andrés, partecipante nel 2006 nell'assemblea popolare dei popoli di Oaxaca – APPO. È autore di vari libri e innumerevoli articoli, attento osservatore delle articolazioni assunte dal capitalismo contemporaneo in America Latina e nel mondo, interprete della molteplicità di risposte che dal basso, dai movimenti sociali, dal mondo indigeno-campesino
e dai marginali urbani, oppongono resistenza e costruiscono alternative sociali alle relazioni di potere imposte dal mercato e dallo Stato.
L'Universidad de la Tierra di Oaxaca da 12 anni è uno spazio di apprendimento libero e di produzione autonoma di saperi, radicata nei movimenti sociali, nel fermento delle comunità indigene e nei barrios della città di Oaxaca. E' gratuita, non richiede alcun titolo di studio per potervici accedere, non ha insegnanti. Al suo interno si impara collettivamente il cammino per la costruzione di alternative politiche e sociali, sia attraverso attività pratiche – dalla comunicazione autonoma delle Radio Comunitarie allo sviluppo di tecnologie appropriate (bici-macchine, forni solari, bagni secchi) - sia attraverso la riflessione su politica, istituzioni e movimenti sociali, in circoli e seminari.
Esteva sarà a Venezia il 4 aprile, a Torino il 5, in Val di Susa il 6 e 7 matt., di nuovo a Torino il 7 sera, a Milano l’8, a Padova il 9, a Bologna il 10, a Lucca 11, a Firenze il 12, a Roma il 13 e il 14. (programma completo: http://goo.gl/ep8dM). Per approfondimenti: Intervista in italiano a Esteva su l'Unitierra e sull'Insurrezione in corso: http://goo.gl/a2I1D
Presentazione del libro
Antistasis.L'insurrezione in corso
(Asterios, 2012)
Interverrà l’autore, Gustavo Esteva.
Crisi sociale e alternative dal basso: difesa del territorio, beni comuni, convivialità.
La degenerazione autoritaria del capitalismo, di cui gli Stati-nazione stanno diventando meri esecutori, rimane inalterata dai sempre più vuoti esiti della democrazia elettorale. Dall'America Latina all'Europa, dal movimento No-Tav alle comunità autonome Zapatiste in Messico, la difesa e riscoperta dei commons, gli ambiti di comunità, come spazi di resistenza e insurrezione, anticipa le alternative e le forme possibili della società in divenire.
Il ricavato della serata andrà in sostegno alle attività della Universidad de la Tierra de Oaxaca, Mexico.
Organizzano: Rete Ivan Illich, Associazione InterCulture, MeryXm.
Gustavo Esteva, 76 anni, è attivista sociale e “intellettuale deprofessionalizzato” messicano, cofondatore dell'Università della Terra di Oaxaca, diffusore del pensiero di Ivan Illich, consulente dell'EZLN nella stesura degli Accordi di San Andrés, partecipante nel 2006 nell'assemblea popolare dei popoli di Oaxaca – APPO. È autore di vari libri e innumerevoli articoli, attento osservatore delle articolazioni assunte dal capitalismo contemporaneo in America Latina e nel mondo, interprete della molteplicità di risposte che dal basso, dai movimenti sociali, dal mondo indigeno-campesino
e dai marginali urbani, oppongono resistenza e costruiscono alternative sociali alle relazioni di potere imposte dal mercato e dallo Stato.
L'Universidad de la Tierra di Oaxaca da 12 anni è uno spazio di apprendimento libero e di produzione autonoma di saperi, radicata nei movimenti sociali, nel fermento delle comunità indigene e nei barrios della città di Oaxaca. E' gratuita, non richiede alcun titolo di studio per potervici accedere, non ha insegnanti. Al suo interno si impara collettivamente il cammino per la costruzione di alternative politiche e sociali, sia attraverso attività pratiche – dalla comunicazione autonoma delle Radio Comunitarie allo sviluppo di tecnologie appropriate (bici-macchine, forni solari, bagni secchi) - sia attraverso la riflessione su politica, istituzioni e movimenti sociali, in circoli e seminari.
Esteva sarà a Venezia il 4 aprile, a Torino il 5, in Val di Susa il 6 e 7 matt., di nuovo a Torino il 7 sera, a Milano l’8, a Padova il 9, a Bologna il 10, a Lucca 11, a Firenze il 12, a Roma il 13 e il 14. (programma completo: http://goo.gl/ep8dM). Per approfondimenti: Intervista in italiano a Esteva su l'Unitierra e sull'Insurrezione in corso: http://goo.gl/a2I1D
Il ricavato della serata andrà in sostegno alle attività della Universidad de la Tierra de Oaxaca, Mexico.
Organizzano: Rete Ivan Illich, Associazione InterCulture, MeryXm.
Gustavo Esteva, 76 anni, è attivista sociale e “intellettuale deprofessionalizzato” messicano, cofondatore dell'Università della Terra di Oaxaca, diffusore del pensiero di Ivan Illich, consulente dell'EZLN nella stesura degli Accordi di San Andrés, partecipante nel 2006 nell'assemblea popolare dei popoli di Oaxaca – APPO. È autore di vari libri e innumerevoli articoli, attento osservatore delle articolazioni assunte dal capitalismo contemporaneo in America Latina e nel mondo, interprete della molteplicità di risposte che dal basso, dai movimenti sociali, dal mondo indigeno-campesino
e dai marginali urbani, oppongono resistenza e costruiscono alternative sociali alle relazioni di potere imposte dal mercato e dallo Stato.
L'Universidad de la Tierra di Oaxaca da 12 anni è uno spazio di apprendimento libero e di produzione autonoma di saperi, radicata nei movimenti sociali, nel fermento delle comunità indigene e nei barrios della città di Oaxaca. E' gratuita, non richiede alcun titolo di studio per potervici accedere, non ha insegnanti. Al suo interno si impara collettivamente il cammino per la costruzione di alternative politiche e sociali, sia attraverso attività pratiche – dalla comunicazione autonoma delle Radio Comunitarie allo sviluppo di tecnologie appropriate (bici-macchine, forni solari, bagni secchi) - sia attraverso la riflessione su politica, istituzioni e movimenti sociali, in circoli e seminari.
Esteva sarà a Venezia il 4 aprile, a Torino il 5, in Val di Susa il 6 e 7 matt., di nuovo a Torino il 7 sera, a Milano l’8, a Padova il 9, a Bologna il 10, a Lucca 11, a Firenze il 12, a Roma il 13 e il 14. (programma completo: http://goo.gl/ep8dM). Per approfondimenti: Intervista in italiano a Esteva su l'Unitierra e sull'Insurrezione in corso: http://goo.gl/a2I1D
Il ricavato della serata andrà in sostegno alle attività della Universidad de la Tierra de Oaxaca, Mexico.
Organizzano: Rete Ivan Illich, Associazione InterCulture, MeryXm.
Gustavo Esteva, 76 anni, è attivista sociale e “intellettuale deprofessionalizzato” messicano, cofondatore dell'Università della Terra di Oaxaca, diffusore del pensiero di Ivan Illich, consulente dell'EZLN nella stesura degli Accordi di San Andrés, partecipante nel 2006 nell'assemblea popolare dei popoli di Oaxaca – APPO. È autore di vari libri e innumerevoli articoli, attento osservatore delle articolazioni assunte dal capitalismo contemporaneo in America Latina e nel mondo, interprete della molteplicità di risposte che dal basso, dai movimenti sociali, dal mondo indigeno-campesino
e dai marginali urbani, oppongono resistenza e costruiscono alternative sociali alle relazioni di potere imposte dal mercato e dallo Stato.
L'Universidad de la Tierra di Oaxaca da 12 anni è uno spazio di apprendimento libero e di produzione autonoma di saperi, radicata nei movimenti sociali, nel fermento delle comunità indigene e nei barrios della città di Oaxaca. E' gratuita, non richiede alcun titolo di studio per potervici accedere, non ha insegnanti. Al suo interno si impara collettivamente il cammino per la costruzione di alternative politiche e sociali, sia attraverso attività pratiche – dalla comunicazione autonoma delle Radio Comunitarie allo sviluppo di tecnologie appropriate (bici-macchine, forni solari, bagni secchi) - sia attraverso la riflessione su politica, istituzioni e movimenti sociali, in circoli e seminari.
Esteva sarà a Venezia il 4 aprile, a Torino il 5, in Val di Susa il 6 e 7 matt., di nuovo a Torino il 7 sera, a Milano l’8, a Padova il 9, a Bologna il 10, a Lucca 11, a Firenze il 12, a Roma il 13 e il 14. (programma completo: http://goo.gl/ep8dM). Per approfondimenti: Intervista in italiano a Esteva su l'Unitierra e sull'Insurrezione in corso: http://goo.gl/a2I1D
Il ricavato della serata andrà in sostegno alle attività della Universidad de la Tierra de Oaxaca, Mexico.
Organizzano: Rete Ivan Illich, Associazione InterCulture, MeryXm.
Gustavo Esteva, 76 anni, è attivista sociale e “intellettuale deprofessionalizzato” messicano, cofondatore dell'Università della Terra di Oaxaca, diffusore del pensiero di Ivan Illich, consulente dell'EZLN nella stesura degli Accordi di San Andrés, partecipante nel 2006 nell'assemblea popolare dei popoli di Oaxaca – APPO. È autore di vari libri e innumerevoli articoli, attento osservatore delle articolazioni assunte dal capitalismo contemporaneo in America Latina e nel mondo, interprete della molteplicità di risposte che dal basso, dai movimenti sociali, dal mondo indigeno-campesino
e dai marginali urbani, oppongono resistenza e costruiscono alternative sociali alle relazioni di potere imposte dal mercato e dallo Stato.
L'Universidad de la Tierra di Oaxaca da 12 anni è uno spazio di apprendimento libero e di produzione autonoma di saperi, radicata nei movimenti sociali, nel fermento delle comunità indigene e nei barrios della città di Oaxaca. E' gratuita, non richiede alcun titolo di studio per potervici accedere, non ha insegnanti. Al suo interno si impara collettivamente il cammino per la costruzione di alternative politiche e sociali, sia attraverso attività pratiche – dalla comunicazione autonoma delle Radio Comunitarie allo sviluppo di tecnologie appropriate (bici-macchine, forni solari, bagni secchi) - sia attraverso la riflessione su politica, istituzioni e movimenti sociali, in circoli e seminari.
Esteva sarà a Venezia il 4 aprile, a Torino il 5, in Val di Susa il 6 e 7 matt., di nuovo a Torino il 7 sera, a Milano l’8, a Padova il 9, a Bologna il 10, a Lucca 11, a Firenze il 12, a Roma il 13 e il 14. (programma completo: http://goo.gl/ep8dM). Per approfondimenti: Intervista in italiano a Esteva su l'Unitierra e sull'Insurrezione in corso: http://goo.gl/a2I1D
Concerto ZPLEEN
Un turbine di riflessioni a tutto campo sull'odierna routine e sul modo di evadere la monotona realtà delle cose, come vecchie locomotive arrugginite, vetri sporchi sul grigio di Bologna e momenti di allegria fugace e frivola. Lo spleen di Baudelaire che esprime il disagio dell'artista e l'incongruenza con i valori pregnanti della società prende corpo con parole talvolta languide, accordi rabbiosi, distorsioni acide e sonorità che variano dal post rock, al grunge e al noise. Il quartetto è composto da: Stefano Politaki, chitarra/voce (ex Bloody Blue Body); Franky Maze, chitarra (compositore di colonne sonore di vari corti e documentari indipendenti e attivo nel progetto electro-pop Hotel Chevalier); Pietro Tavernise, basso (ex Sins of Liberty e Amnèsia Project); Emanuele "Lele" Procopio, batteria (ex Progama).
www.myspace.com/in.spleen
Mercoledì 9 novembre
Ore 20.30
Presentazione della rivista Delebile
“Delebile” è una realtà indipendente nata all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2010, un progetto che si forma a partire dal desiderio di prendere in mano in modo autonomo l’approccio al mondo del fumetto. L’esperienza di Delebile è influenzata dal fenomeno delle riviste, da Mondo Naif a Black, Mano e Canicola. É proprio il concetto di “rivista”, di raccolta, di più voci in un solo volume, ad aver accompagnato la formazione degli autori.
L’incontro si concentrerà sulla presentazione di un numero speciale,”Gas”, che parte da un soggetto comune e lo dispiega attraverso quattro racconti diversi.
Per maggiori informazioni: www.delebile.com
Ore 22.30
Concerto ONAN
Da Misano Monte (RN), ONAN In Genere Ingenera è un duo che suona un genere (qualsiasi non è importante) POST-DECLINO. Qualcuno dice: “un po’ math!”. Altri semplicemente: “ dai è metal”. La cosa certa è che ONAN non fu un pugnettaro e che il suo gesto manifestò coerenza cosciente di una precedenza che, in riferimento al declino dell’umanità, cita: “sappi che non sai mai COSA è il fondo”.
www.myspace.com/onaningenereingenera
Da Misano Monte (RN), ONAN In Genere Ingenera è un duo che suona un genere (qualsiasi non è importante) POST-DECLINO. Qualcuno dice: “un po’ math!”. Altri semplicemente: “ dai è metal”. La cosa certa è che ONAN non fu un pugnettaro e che il suo gesto manifestò coerenza cosciente di una precedenza che, in riferimento al declino dell’umanità, cita: “sappi che non sai mai COSA è il fondo”.
www.myspace.com/onaningenereingenera
Video che racconta la presentazione del volume DENTRO LE GANG. Giovani, migranti e nuovi spazi pubblici (Ombre Corte, Verona, 2009) di L. Queirolo Palmas all interno della rassegna MERYXM all XM24 di Bologna il 19 maggio 2010. Le immagini di copertura sono tratte dal film LA VIDA LOCA di Christian Poveda. I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dell immigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire âbandeâ: unâetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilità e socialità di strada dei giovani immigrati. Il filo rosso dellâinterpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilità , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
RFaS è Giovanni Lami: Ableton Live+Max/Msp, strumenti acustici (kalimba, campane tibetane, shruti M1), microfoni a contatto, field recordings. RFaS non è un luogo confortevole. Un corpo denso di suoni prende forma da combinazioni di scricchiolii, fischi, grani, droni cupi e profondissimi, tutto mischiato a parti di silenzio quasi totale permeato da movimenti sonori quasi impercettibili. Il metodo musicale si fonda principalmente sulla processione massiccia di registrazioni ambientali provenienti dai luoghi più svariati: dalle spiagge spagnole, ai fiumi ed agli animali scozzesi, dalle voci nei musei al suono degli insetti, fino al campionamento di vinili di musica tradizionale/folkloristica; a ciò si aggiungono strumenti acustici processati in real time. Come un risveglio all’alba di un freddo inverno, in attesa che succeda qualcosa, aspettando una luce migliore e colori, dopo. Nulla è troppo marcato e nessun elemento richiama a se più attenzione degli altri, il grigiore umido che permea il suono è spesso mischiato con convulsioni di toni digitali, mentre rumori ambientali mormorano in lontananza al fianco di basse pulsazioni scure. La processione del segnale avviene sempre in tempo reale, creando livelli sonori complessi e stratificati, a volte totalmente diversi dall’originale, modificati, destrutturati, o semplicemente lasciati intatti ma completamente decontestualizzati, rendendoli così “altro” rispetto alla loro originalità spazio/temporale. http://soundcloud.com/alineh/sets/requiem1/
Pa(u)radise è Aldo Becca. Ho deciso di lasciare la chitarra dentro la sua custodia. Non avrò documenti. Porterò una valigia con dentro i miei denti, e uno spazzolino per quelli altrui. Due piatti preparati, una giacca a vento verde con un cappuccio. Una camicia bianca, un papillon rosso preso tra le cose vecchie di mio padre, la maschera che è il rovescio del mio viso, colori primari e un pennello. Sostituirò il palco con il pavimento, infine un tavolino, di quelli che s’usano per sfamare a letto i convalescenti. Ecco, questo spazio è per un attimo la mia officina… Persone, conosciute e non, assieme nello stesso luogo e momento. Chi vorrà ascoltare e osservare, starà già posando per me; sarà trascrizione del mio suono e paesaggio dentro una cartolina per la memoria. http://vimeo.com/18439805
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
M.Mazzoldi – drums
F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
L.Ciffo – guitar
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F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
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F.Ferrario aka Fiè – noisepiano
Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
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Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
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Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un suono basato su strutture di matrice rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano contributi da film e vecchi vinili, flussi noise e manipolazioni audio in tempo reale. Nel 2007 esce il primo e omonimo lavoro, musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che ricordano e rivisitano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia contemporanea d’Italia. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco, Comunicato n.2i: il sound si ispessisce e diventa più brutale, i contenuti seguono a ruota e ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che pure hanno caratterizzato, per quanto oggi appaia incredibile, tempi molto prossimi ai nostri. Dal 2007 ad oggi la Fuzz Orchestra ha suonato in circa 200 concerti tra Italia, Europa ed USA.
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OBSTACLES è un quartetto strumentale di Copenhagen che si aggira nei meandri math rock, mescolando le carte con una potentissima miscela di melodie epiche, evoluzioni ritmiche impreviste e brani non convenzionali.
Durante questo tour presentano “Dividual”, il loro primo album, che esce dopo un anno di lavoro in studio per PLAY/REC Records, attivissima etichetta danese, nel cui roster troviamo progetti notevoli come TRUST o MARVINS REVOLT.
Gli Obstacles rimangono una band da godere pienamente nella dimensione live, dove i loro intrecci progressivi prendono vita.
www.myspace.com/obstaclesband
OBSTACLES è un quartetto strumentale di Copenhagen che si aggira nei meandri math rock, mescolando le carte con una potentissima miscela di melodie epiche, evoluzioni ritmiche impreviste e brani non convenzionali.
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OBSTACLES è un quartetto strumentale di Copenhagen che si aggira nei meandri math rock, mescolando le carte con una potentissima miscela di melodie epiche, evoluzioni ritmiche impreviste e brani non convenzionali.
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OBSTACLES è un quartetto strumentale di Copenhagen che si aggira nei meandri math rock, mescolando le carte con una potentissima miscela di melodie epiche, evoluzioni ritmiche impreviste e brani non convenzionali.
Durante questo tour presentano “Dividual”, il loro primo album, che esce dopo un anno di lavoro in studio per PLAY/REC Records, attivissima etichetta danese, nel cui roster troviamo progetti notevoli come TRUST o MARVINS REVOLT.
Gli Obstacles rimangono una band da godere pienamente nella dimensione live, dove i loro intrecci progressivi prendono vita.
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OBSTACLES è un quartetto strumentale di Copenhagen che si aggira nei meandri math rock, mescolando le carte con una potentissima miscela di melodie epiche, evoluzioni ritmiche impreviste e brani non convenzionali.
Durante questo tour presentano “Dividual”, il loro primo album, che esce dopo un anno di lavoro in studio per PLAY/REC Records, attivissima etichetta danese, nel cui roster troviamo progetti notevoli come TRUST o MARVINS REVOLT.
Gli Obstacles rimangono una band da godere pienamente nella dimensione live, dove i loro intrecci progressivi prendono vita.
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3 Interventi dal pubblico: 1) Approfondimento su Infiltrazioni Ndrangheta nella giunta di desio e sulla Prestigiacomo e la legge che diminuisce le pene per i reati ambientali. 2) Come informarsi in casi come questo? I media malati & Il meccanismo del governo della deroga delle leggi in casi di emergenza nella quale si infila sempre la protezione civile 3) Richiesta di approfondimento sul caso Hera
Raffaele introduce Gabriele Bollini della Rete Ecologista Bolognese. Bollini descrive un po' gli ambiti interessanti che secondo lui il documentario tocca cercando di descrivere gli argomenti che la discussione potra' approfondire
A Bologna, in una saletta del centro sociale XM 24, esiste la Scuola di Italiano CON Migranti (S.I.M.). Un luogo dove imparare la lingua italiana ma anche molto di più. La scuola è anche un luogo dove aprirsi, confrontarsi, conoscersi, socializzare e costruire un processo di crescita insieme; è un luogo dove organizzare attività e parlare dei propri diritti, del proprio status politico-sociale e dove creare interazione tra realtà diverse, per provenienza, lingua, cultura. Insegnanti e studenti ci raccontano la propria esperienza all'interno della scuola ed il percorso che hanno svolto durante l'anno 2009/2010.
Due EP già dati alle stampe, un 45 giri in arrivo, i Soviet Soviet rinnovano una tradizione tutta italiana, risalente ai primi Cccp, ai primi Litfiba, ai primi Diaframma, ai Krisma: portare il mondo e il suono del post punk, della new wave più sporca e viva nelle orecchie dello stivale tricolore.
Energia compressa, rabbia espressa a denti stretti, delirio che si sfoga in note e passi convulsi, esplosioni di emozione passano dalla musica dei Soviet Soviet per risvegliare coscienze e danzanti dormienti.
La vera magia del trio pesare sta nel riuscire a fare tutto questo senza violenza, senza disturbo quasi.
(da KULT Magazine)
Due EP già dati alle stampe, un 45 giri in arrivo, i Soviet Soviet rinnovano una tradizione tutta italiana, risalente ai primi Cccp, ai primi Litfiba, ai primi Diaframma, ai Krisma: portare il mondo e il suono del post punk, della new wave più sporca e viva nelle orecchie dello stivale tricolore.
Energia compressa, rabbia espressa a denti stretti, delirio che si sfoga in note e passi convulsi, esplosioni di emozione passano dalla musica dei Soviet Soviet per risvegliare coscienze e danzanti dormienti.
La vera magia del trio pesare sta nel riuscire a fare tutto questo senza violenza, senza disturbo quasi.
(da KULT Magazine)
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Energia compressa, rabbia espressa a denti stretti, delirio che si sfoga in note e passi convulsi, esplosioni di emozione passano dalla musica dei Soviet Soviet per risvegliare coscienze e danzanti dormienti.
La vera magia del trio pesare sta nel riuscire a fare tutto questo senza violenza, senza disturbo quasi.
(da KULT Magazine)
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La vera magia del trio pesare sta nel riuscire a fare tutto questo senza violenza, senza disturbo quasi.
(da KULT Magazine)
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(da KULT Magazine)
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(da KULT Magazine)
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La vera magia del trio pesare sta nel riuscire a fare tutto questo senza violenza, senza disturbo quasi.
(da KULT Magazine)
I TRYPTAMIN nascono nel 2007. Dopo un anno le prime esibizioni live e, in seguito a vari cambi di formazione, raggiungono l’equilibrio che li porta a registrare il primo EP all’ELFO STUDIO di Tavernago. Figli di numerosi background e sfumature differenti, cercano di fondere al meglio gli elementi che contraddistinguono il loro sound: post-metal, progressive rock, psichedelia, new wave, elettronica, ambient, con il mero intento di unire un impatto heavy al concetto di ‘’viaggio’’ dal quale non riescono a prescindere. Il gruppo è in attesa di registrare il primo full-length.
I TRYPTAMIN nascono nel 2007. Dopo un anno le prime esibizioni live e, in seguito a vari cambi di formazione, raggiungono l’equilibrio che li porta a registrare il primo EP all’ELFO STUDIO di Tavernago. Figli di numerosi background e sfumature differenti, cercano di fondere al meglio gli elementi che contraddistinguono il loro sound: post-metal, progressive rock, psichedelia, new wave, elettronica, ambient, con il mero intento di unire un impatto heavy al concetto di ‘’viaggio’’ dal quale non riescono a prescindere. Il gruppo è in attesa di registrare il primo full-length.
I TRYPTAMIN nascono nel 2007. Dopo un anno le prime esibizioni live e, in seguito a vari cambi di formazione, raggiungono l’equilibrio che li porta a registrare il primo EP all’ELFO STUDIO di Tavernago. Figli di numerosi background e sfumature differenti, cercano di fondere al meglio gli elementi che contraddistinguono il loro sound: post-metal, progressive rock, psichedelia, new wave, elettronica, ambient, con il mero intento di unire un impatto heavy al concetto di ‘’viaggio’’ dal quale non riescono a prescindere. Il gruppo è in attesa di registrare il primo full-length.
I TRYPTAMIN nascono nel 2007. Dopo un anno le prime esibizioni live e, in seguito a vari cambi di formazione, raggiungono l’equilibrio che li porta a registrare il primo EP all’ELFO STUDIO di Tavernago. Figli di numerosi background e sfumature differenti, cercano di fondere al meglio gli elementi che contraddistinguono il loro sound: post-metal, progressive rock, psichedelia, new wave, elettronica, ambient, con il mero intento di unire un impatto heavy al concetto di ‘’viaggio’’ dal quale non riescono a prescindere. Il gruppo è in attesa di registrare il primo full-length.
I TRYPTAMIN nascono nel 2007. Dopo un anno le prime esibizioni live e, in seguito a vari cambi di formazione, raggiungono l’equilibrio che li porta a registrare il primo EP all’ELFO STUDIO di Tavernago. Figli di numerosi background e sfumature differenti, cercano di fondere al meglio gli elementi che contraddistinguono il loro sound: post-metal, progressive rock, psichedelia, new wave, elettronica, ambient, con il mero intento di unire un impatto heavy al concetto di ‘’viaggio’’ dal quale non riescono a prescindere. Il gruppo è in attesa di registrare il primo full-length.
I TRYPTAMIN nascono nel 2007. Dopo un anno le prime esibizioni live e, in seguito a vari cambi di formazione, raggiungono l’equilibrio che li porta a registrare il primo EP all’ELFO STUDIO di Tavernago. Figli di numerosi background e sfumature differenti, cercano di fondere al meglio gli elementi che contraddistinguono il loro sound: post-metal, progressive rock, psichedelia, new wave, elettronica, ambient, con il mero intento di unire un impatto heavy al concetto di ‘’viaggio’’ dal quale non riescono a prescindere. Il gruppo è in attesa di registrare il primo full-length.
a cura dell’Associazione CampiAperti
Genuino Clandestino, uno “slogan” provocatorio, un’autodenuncia del contadino al cittadino, un legame di fiducia creato tra chi “vende” e chi “compra”.
CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
a cura dell’Associazione CampiAperti
Genuino Clandestino, uno “slogan” provocatorio, un’autodenuncia del contadino al cittadino, un legame di fiducia creato tra chi “vende” e chi “compra”.
CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
a cura dell’Associazione CampiAperti
Genuino Clandestino, uno “slogan” provocatorio, un’autodenuncia del contadino al cittadino, un legame di fiducia creato tra chi “vende” e chi “compra”.
CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
a cura dell’Associazione CampiAperti
Genuino Clandestino, uno “slogan” provocatorio, un’autodenuncia del contadino al cittadino, un legame di fiducia creato tra chi “vende” e chi “compra”.
CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
a cura dell’Associazione CampiAperti
Genuino Clandestino, uno “slogan” provocatorio, un’autodenuncia del contadino al cittadino, un legame di fiducia creato tra chi “vende” e chi “compra”.
CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
a cura dell’Associazione CampiAperti
Genuino Clandestino, uno “slogan” provocatorio, un’autodenuncia del contadino al cittadino, un legame di fiducia creato tra chi “vende” e chi “compra”.
CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
a cura dell’Associazione CampiAperti
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a cura dell’Associazione CampiAperti
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a cura dell’Associazione CampiAperti
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a cura dell’Associazione CampiAperti
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CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
a cura dell’Associazione CampiAperti
Genuino Clandestino, uno “slogan” provocatorio, un’autodenuncia del contadino al cittadino, un legame di fiducia creato tra chi “vende” e chi “compra”.
CampiAperti nasce nel 2001, unendosi alle contestazioni contro il WTO; così nel 2003 inizia il mercato all’Xm24 e poi altri, in diverse zone di Bologna. L’intento è politico e culturale: dare un’alternativa al cittadino, rispetto al supermercato e la possibilità di sopravvivere all’agro-business per chi vuole diventare contadino.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
Hanno pubblicato due EP, chiamati semplicemente I e II, ed ora sono in tour per provare il loro ultimo lavoro, di prossima uscita per l'etichetta portoghese A Giant Fern.
Danno il meglio dal vivo, dando vita a selvagge e intense performance in cui l'imprevedibilità è l'unica garanzia.
I dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (“due semicrome invertite”) sono un collettivo noise-therapists residente a Lisbona. Hanno iniziato nel 2007 quando musicisti provenienti da diversi progetti hanno cominciato a suonare insieme in sessioni terapeutiche per smaltire le tensioni e le frustrazioni della vita quotidiana.
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